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Comunicati stampa
Difesa Civica | 27.11.2025 | 09:00
La Difesa civica in Europa: diritti, territori, autonomie – Il ruolo degli organismi di garanzia in un contesto europeo
Presso la sede dell’Euregio a Bruxelles, la Difensora civica altoatesina Meyer ha proposto un convegno sul ruolo e le competenze delle varie Difese civiche insieme al presidente del Coordinamento dei Difensori civici italiani Fardelli.
(da sx) Meyer e Garbin presso la sede Euregio a Bruxelles. (Foto: Difesa civica)
Nell’ambito della Conferenza della Rete europea degli organismi di garanzia presso il Parlamento europeo di Bruxelles, la Difensora civica Veronika Meyer, in collaborazione con il presidente del Coordinamento nazionale dei Difensori civici italiani Marino Fardelli, ha proposto la scorsa settimana un convegno molto partecipato presso la Rappresentanza dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino. Tema centrale, il ruolo e le competenze delle Difese civiche in Europa. All’evento hanno portato i saluti Federica Fava, ambasciatrice italiana in Belgio, gli europarlamentari Herbert Dorfmann e Paolo Inselvini e il vicepresidente del Coordinamento nazionale dei Difensori civici italiani Guido Giusti.
All’importante appuntamento hanno partecipato Difensori civici e Difensore civiche, nonché esperte ed esperti e della Comunità germanofona in Belgio, di Andorra, Catalogna, Francia, Germania, Svizzera e Turchia. Oltre che dall’Alto Adige e dalla Provincia autonoma di Trento, l’Italia era rappresentata da Valle d’Aosta, Lazio, Sardegna, Abruzzo, Emilia-Romagna e Umbria.
Nell’ambito dell’incontro sono stati affrontati i temi dei diritti dei cittadini, della trasparenza amministrativa e della partecipazione democratica. Interessanti anche gli esempi sulla tutela dei diritti in contesti multilingui e multiculturali presentati in quest’ambito.
In apertura del convegno, la Difensora civica Veronika Meyer ha sottolineato il particolare valore di questo incontro: “Nei territori multilingui e multiculturali la tutela dei diritti dei cittadini richiede un alto grado di attenzione e sensibilità, ma anche strumenti propri e adeguati ad affrontare i problemi. Il dialogo tra Difensori civici qui a Bruxelles è un segnale forte di cooperazione all’interno della rete degli uffici dell’Ombudsman, a beneficio di cittadine e cittadini; lo scambio di esperienze e la discussione sulle buone pratiche di tutela dei diritti nei diversi Paesi e regioni devono contribuire a rafforzare la fiducia nell’amministrazione pubblica, e quindi la fiducia nella nostra democrazia”.
Per l’Alto Adige, oltre alla Difensora civica, era presente anche la responsabile del Centro di tutela contro le Discriminazioni Priska Garbin, che ha presentato l’organismo e le sue competenze ponendo l’accento sulla particolarità di questa istituzione nel territorio altoatesino: “Come istituto pubblico, il Centro antidiscriminazioni dell’Alto Adige occupa una posizione speciale in ambito nazionale: esso è regolato da una legge provinciale ed è collocato presso la Difesa civica, mentre nel resto d’Italia esistono per lo più sportelli presso organizzazioni della società civile, ciascuno competente per singole forme di discriminazione”. Garbin ha evidenziato due vantaggi fondamentali di questa collocazione istituzionale: “Primo, ci conferisce maggiore visibilità e credibilità. Secondo, il Centro di tutela contro le Discriminazioni dell’alto Adige è competente per tutte le forme di discriminazione, il che ci permette di affrontare in modo completo discriminazioni intersezionali e multiple, ad esempio per origine etnica e disabilità”.
(DC)