Contignü prinzipal

Comunicaziuns de stampa

Defenüda zivica | 09.09.2025 | 23:00

Lavori Consiglio: La Relazione della Difesa civica con il Centro di tutela contro le discriminazioni

Nel 2024, si sono rivolte alla Difensora civica Meyer 7.414 persone, di cui 6.444 per reclami e 970 per consulenze. Un terzo dei reclami riguardava i Comuni. Il Centro Antidiscriminazioni guidato da Garbin ha avuto 260 contatti, in 139 casi ha fornito consulenza su questioni di discriminazione. Le domande di consigliere e consiglieri.

(Link video e foto in coda)

La seduta di questa mattina del plenum del Consiglio provinciale di Bolzano è stata dedicata alla presentazione delle relazioni sull’attività svolta da parte delle titolari degli organismi di garanzia insediati presso il Consiglio provinciale.
Prima a intervenire è stata la Difensora civica Veronika Meyer (questa la Relazione), che ha riferito innanzitutto come la varietà delle richieste dei cittadini offra una visione molto ampia della società altoatesina, e come nel primo periodo di attività (è in carica dall’11 aprile 2024, NdA) si sia posta la priorità di entrare personalmente in contatto con la rete costruita dai suoi predecessori con l’amministrazione pubblica, le associazioni e i gruppi di interesse, nonché curare la collaborazione con le altre Difese civiche partecipando a convegni e incontri con colleghe e colleghi di altre regioni italiane e dei Paesi di lingua tedesca, e mantenendo contatti personali con i componenti del “Coordinamento nazionale”.

Temi affrontati nel 2024

Il numero di persone che si rivolgono alla Difesa civica rimane elevato: tra questi, anche alcuni cosiddetti “clienti abituali” che speravano in “nuove” soluzioni ai propri casi, che Meyer nella maggior parte dei casi non ha potuto soddisfare. Complessivamente, nel 2024 si sono rivolte alla Difesa civica 7.414 persone, di cui 6.444 per reclami e 970 per consulenze. Come negli anni precedenti, la maggior parte dei reclami (circa il 33,5%) ha riguardato i Comuni. Seguono l’amministrazione provinciale (21%) e l’Azienda sanitaria (14%), seguite da enti statali (13,5%). Questo trend si conferma anche nel 2025.

Comuni

Il 35% delle segnalazioni contro i Comuni ha riguardato il diritto edilizio. Le richieste relative a imposte e tributi si collocano al secondo posto con il 18%, in netto calo rispetto al 29% dell’anno precedente. Le segnalazioni su sanzioni amministrative e infrazioni stradali sono quasi raddoppiate, raggiungendo l’11%: “Abbiamo avuto scambi con l’Ufficio di Roma riguardo agli autovelox e alla loro omologazione, ricevendo aggiornamenti regolari”, così Meyer. Anche le richieste su rumore e accesso agli atti sono quasi raddoppiate. Per la prima volta in oltre 40 anni di storia, la Difesa civica è stata citata in giudizio da uno studio legale milanese insieme al Comune competente, per non aver concesso l’accesso agli atti a causa di informazioni poco chiare. La sentenza è stata favorevole alla Difesa civica. Numerose segnalazioni su questioni anagrafiche hanno riguardato il Comune di Bolzano.

Amministrazione provinciale

Le richieste hanno riguardato soprattutto mobilità e edilizia abitativa. Nel settore mobilità, ci si è occupati di contributi pendolari respinti, trasporto sostitutivo su rotaia, cambio di targhe, promozione della mobilità elettrica e domande sull’Alto Adige Pass. Nel settore edilizia abitativa, è stato criticato il fatto che non vengano più offerti colloqui di consulenza, generando confusione, sono giunte segnalazioni sulle modalità di prenotazione degli appuntamenti e sono arrivate anche le prime richieste sulla nuova riforma dell’edilizia abitativa.
Numerose segnalazioni hanno riguardato la Ripartizione personale, in particolare i ritardi nell’erogazione delle liquidazioni: “Confido che l’accordo previsto tra Provincia e INPS possa ridurre sensibilmente i tempi”, così Meyer.
Al quarto e quinto posto si collocano le richieste su politiche sociali e l’Agenzia per lo sviluppo economico e sociale (valutazione della non autosufficienza, assistenza all’infanzia, assegno provinciale per figli, pensione casalinghe). In tema di valutazione della non autosufficienza c’è stato anche un confronto con l’ufficio competente: “Spero che il recente pacchetto di misure e la nuova normativa sull’anticipo dell’assegno di mantenimento per i figli minori possano portare un sollievo concreto”.
La Difesa civica si occupa di questioni giuridiche complesse e talvolta molto specifiche: ad esempio, in relazione all’IPES sono stati affrontati problemi relativi a graduatorie, subentri negli alloggi, e anche la possibilità di installare un impianto fotovoltaico sul balcone di un appartamento IPES. Un caso specifico in un diverso settore riguarda l’illuminazione di una parete rocciosa da parte di un gestore privato di rifugio: un gruppo ambientalista ha richiesto chiarimenti sulle normative vigenti, inviando poi una lettera al Comune competente, e l’illuminazione è stata disattivata.

Digitalizzazione

Non tutti i cittadini e le cittadine sono in grado di fissare un appuntamento online per porre una domanda o risolvere un problema: la Difesa civica, che ha assistito anche persone che non possedevano né un indirizzo e-mail né uno smartphone, sottolinea costantemente che dovrebbe essere ancora possibile una modalità di comunicazione tradizionale. Da accogliere con favore è il progetto dei cosiddetti “Digi-Points”, che mira a rafforzare le competenze digitali nella popolazione: la Difesa civica ha elaborato proposte per gli uffici competenti su come rendere questo servizio ancora più accessibile.

Udienze

Per la Difensora civica è fondamentale offrire una consulenza il più possibile priva di burocrazia e facilmente accessibile; nel 2024 ha visitato quasi tutti i distretti per confrontarsi direttamente con le persone sul territorio. Un terzo dei contatti relativi ai reclami è avvenuto in modo personale (19,4% tramite gli sportelli nelle sedi periferiche e quasi il 12% presso l’ufficio di Bolzano).

Per raggiungere il pubblico più ampio possibile, da giugno 2024 le consulenze periferiche sono pubblicizzate anche sui canali social e nei bollettini comunali.

Progetto Euregio

Infine, Meyer ha riferito del progetto “Fit4Co – Fit for Cooperation” dell’Euregio, nell’ambito del quale è stata avviata una collaborazione col Difensore civico del Tirolo e la Difensora civica del Trentino dal titolo “Bürgernahe gesundheit – Una salute a misura dei cittadini”, al fine di informare sui diritti dei pazienti e sui relativi punti di riferimento all’interno dell’Euregio. In collaborazione con l’associazione Selbsthilfe Tirol e con la Federazione altoatesina per il sociale e la sanità, è stato redatto un opuscolo informativo; è stato inoltre organizzato un evento che si terrà il 26 ottobre, Festa nazionale austriaca, a Innsbruck. L’iniziativa sarà presentata il prossimo 17 ottobre a Bolzano. “Una buona collaborazione e uno scambio professionale regolare all’interno dell’Euregio sono per me una questione di cuore, anche grazie alla mia precedente attività presso la rappresentanza comune dell’Euregio Tirolo – Alto Adige – Trentino”, così Meyer, che ha concluso ringraziando le proprie collaboratrici e si è augurata che vengano presto coperti i posti vacanti nel proprio ufficio.

***

Nello spazio riservato alla Difesa civica ha presentato la propria relazione anche Priska Garbin, responsabile del Centro di tutela contro le discriminazioni, che è insediato proprio presso di essa.
Garbin ha sottolineato innanzitutto che il principio costituzionale della dignità della persona dovrebbe essere il riferimento per la convivenza e per tutte le decisioni politiche e istituzionali, e ricordato che il Centro Antidiscriminazioni ha il compito di intervenire laddove le persone vengono discriminate a causa della loro identità e viene violato il principio della parità di trattamento. Nel 2024, il Centro Antidiscriminazioni ha avuto 260 contatti. In 139 casi ha fornito consulenza su questioni di discriminazione, supporto legale e informazioni generali sulla parità di trattamento. 48 persone hanno segnalato casi di discriminazione. Le richieste più frequenti riguardavano discriminazioni per motivi di appartenenza etnica e razzismo; quasi altrettanto numerose le richieste pervenute da parte di persone con disabilità.

Consulenza

La discriminazione, ha detto Garbin, comporta sempre un trattamento ingiustamente diseguale, vissuto da una posizione strutturalmente svantaggiata. La consulenza o l’intervento diventano particolarmente difficili quando le persone coinvolte non sono consapevoli del divario di potere esistente – o non vogliono riconoscerlo.
Garbin ha quindi citato temi specifici di intervento.
Ad appartenenza etnica e razzismo sono legate discriminazione sul mercato immobiliare e problemi con l’ufficio anagrafe, che interventi del Centro hanno permesso di risolvere.  Garbin ha riferito il caso di un neonato nato all’ospedale di Bolzano al quale non è stato concesso il trasferimento di residenza assieme alla sua famiglia pur avendone diritto, con la conseguenza che per mesi risultava residente nel dormitorio per lavoratori: per esso, il Centro ha proposto ricorso al Commissariato del Governo. Sempre su intervento del Centro, e in collaborazione con il Consorzio dei Comuni, è stata rimossa la clausola legata al diploma di scuola media che impediva ad assistenti domiciliari, operatori sociali e assistenti all’infanzia provenienti da Paesi non UE con specifica formazione di essere inseriti nel ruolo organico in Alto Adige.
In quanto alla disabilità,  tema ricorrente sono le barriere – architettoniche, audiovisive – ma c’è anche la questione della sicurezza, spesso enfatizzata a tal punto da ostacolare l’inclusione. Per esempio, una giovane donna si è rivolta al Centro Antidiscriminazioni perché le era stato concesso solo un corso di sci individuale, mentre desiderava partecipare a un corso di gruppo. Dopo un colloquio, la scuola ha acconsentito.
In merito a omofobia, bifobia, transfobia, Garbin ha riferito del caso di una persona omosessuale impiegata nel servizio pubblico che riceveva insulti, minacce e ripetute molestie da parte di colleghi uomini. Ciò che inizialmente era stato minimizzato come “tono rude” è stato interrotto grazie all’intervento del Centro.
Un’importante fattore di discriminazione legato all’’età è la digitalizzazione, che esclude molte persone anziane. Inoltre, nell’età avanzata le discriminazioni si sovrappongono allo status socioeconomico e alle condizioni di vita, come il bisogno di assistenza. È il caso di un cittadino italiano ma originario del Marocco, 60enne che si mantiene con lavori temporanei e con ADHD diagnosticato: un insieme di difficoltà che gli impedivano di trovare lavoro.
Le discriminazioni riguardanti la religione sono spesso legate ad aspetti esteriori come l’abbigliamento. Una conducente di autobus musulmana è stata discriminata a causa del suo velo: un esempio della necessità di garantire la parità religiosa nel mondo del lavoro.

Informazione e formazione, reti  e progetti

Allo scopo di creare spazi per fare conoscere a persone a rischio di discriminazioni i loro diritti e di confrontarsi apertamente su pregiudizi e stereotipi sono stati organizzati 61 incontri e conferenze nelle scuole, con dirigenti scolastici, insegnanti classi, in rete con organizzazioni della società civile. Il Centro Antidiscriminazioni è, infine,  partner di diversi progetti: Breaking stereotypes, Zerodiscriminationday con People First, Rete per la prevenzione della violenza, Rivista per le minoranze Minet, Rai Sender Bozen, Donne aiutano donne, Movimento cattolico femminile sul tema del linguaggio, Progetto Restart: Savera.

Le domande di consigliere e consiglieri

Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha chiesto informazioni sul tema trasparenza e accesso agli atti, in particolare nei Comuni, che in parte non sono disposti a garantire lo streaming video del Consiglio comunale: Meyer potrebbe sollecitare i Municipi in questo senso;  Madeleine Rohrer (Gruppo verde) ha chiesto tra l'altro se Meyer ha proposte concrete per migliorare la partecipazione ai procedimenti; Franz Ploner (Team K) si è informato sulle difficoltà di carenza di organico presso la Difesa civica e sulla collaborazione transfrontaliera in campo sanitario, anche nell’ambito del citato progetto Euregio, con norme completamente diverse;  Sandro Repetto (Partito Democratico) si è informato sulla questione relativa a IMI e SuperIMI, e ha chiesto se la essa viene trattata con i funzionari, nonché dell’attività di informazione sulle discriminazioni, e ha chiesto se il centro ha rapporti con l’associazionismo; Sven Knoll (Süd-Tiroler freiheit) ha sottolineato che i contrasti con i Comuni non si devono a personalità difficili dei cittadini, ritenendo utile che la Difesa assuma il ruolo di mediatore, anche perché la consulenza giuridica offerta a titolo gratuito è importante perché molti, in particolare gli anziani, non si possono permettere un legale; ha aggiunto che la discriminazione riguarda anche i Sudtirolesi, non bisogna dare il falso messaggio che essa viene solo esercitata nei confronti degli stranieri: i proprietari di alloggi devono poter decidere liberamente a chi affittare l’alloggio, magari dopo esperienze negative.
In merito alla trasmissione live delle sedute comunali, Meyer ha detto di non aver avuto richieste, ma di essersi occupata di accesso agli atti, così come di partecipazione alle procedure comunali da parte dei cittadini: questo è complicato, ma se si offre loro di prendere parte a un gruppo di lavoro, bisogna anche mantenere la parola. In quanto alla situazione del team, è stato deciso di recarsi nei singoli distretti comprensoriali solo in caso di richieste. Tante richieste riguardavano le visite mediche all’estero,  non sempre queste visite vengono rimborsate e lo spazio di manovra della Difesa civica è molto limitato - con il progetto Euregio si intende migliorare il flusso informativo, anche giuridico. In merito all’IMI, le domande sono diminuite di un terzo: a tanti cittadini è già chiara la situazione giuridica, ma la Difesa civica si confronta regolarmente col Consorzio dei Comuni e la Ripartizione provinciale competente. La Difesa civica non fornisce consulenza legale, a questo scopo c’è un apposito sportello presso l’Ordine degli avvocati. Garbin ha riferito che il numero di discriminazioni è aumentato, ma tanti casi ancora non sono segnalati, pertanto il lavoro di prevenzione è fondamentale. Il Centro fa rete con moltissime associazioni, il problema e che le categorie di discriminazione sono tante, e lei è sola: “Ci vorrebbe più personale”. In quanto alla discriminazione verso gli autoctoni, va detto che l’incarico del Centro è rendere visibili le discriminazioni a causa dell’appartenenza etnica: questo non significa che un proprietario non possa decidere a chi affittare il proprio alloggio, ma non si può escludere una categoria fin dall’annuncio - in Germania questi annunci vengono sanzionati.


Link video (Consiglio provinciale di Bolzano/GNews): https://1drv.ms/f/c/6efd753da7b2ee8b/El_X4v3d-cRAgVffT3bu82oB0JG0V7ay_LhLC72BQfVPFg?e=KJq8Rj

Link foto (Consiglio provinciale di Bolzano/Werth): https://www.flickr.com/photos/190091852@N05

(DCmc)

Pröma plata